Come potrei trattenerla in me,
la mia anima, che la tua non sfiori;
come levarla, oltre te, ad altre cose?
Ah, potessi nasconderla
in un angolo perduto nella tenebra,
un estraneo rifugio silenzioso
che non seguiti a vibrare
se vibri il tuo profondo.
Ma tutto quello che ci tocca,
te e me,
insieme ci prende
come un arco
che da due corde un suono solo rende.
Su qual strumento siamo tesi,
e quale violinista
ci tiene nella mano?
Rainer Maria RILKE