Per condividere cose che a me sono parse belle. :-). Argomento Principe, l'Amore, in tutte le sue mille sfaccettature, forme e modi di manifestarsi. "BLOG DI SOLA LETTURA, CHE NULLA HA A CHE VEDERE CON OMONIMIE ALTROVE." Le fotografie - dove non diversamente indicato - sono mie.

giovedì 30 aprile 2020

Ovunque tu sia - Cit.





Ovunque tu sia,

io so amare fino a lì...


Cit.





Devo cambiare il mio approccio - Italo Calvino




Nei momenti in cui il regno dell'umano mi sembra condannato alla pesantezza, penso che dovrei volare come Perseo in un altro spazio.
Non sto parlando di fughe nel sogno o nell'irrazionale.
Voglio dire che devo cambiare il mio approccio, devo guardare il mondo con un'altra ottica, un'altra logica, altri metodi di conoscenza e di verifica...



Italo Calvino




La vera amicizia - Cit.








Vale anche per il Vero Amore ❤

La migliore banca - Cit. - cose belle dalla rete







E' come se il destino ti desse una sola possibilità - Andrea De Carlo


gmq

Ho detto "E' come se il destino ti desse una sola possibilità, e concentrasse tutto dentro quel momento preciso, e lo facesse diventare così breve che la maggior parte delle persone non se ne rende conto, o non è abbastanza pronta da reagire in tempo." 

"E tu?" ha detto lei.
"Te ne rendi conto, di solito?"

"Non c'è un di solito" ho detto.

"Succede una sola volta, se succede."



Andrea De Carlo





mercoledì 29 aprile 2020

Piemonte - Giosuè Carducci


Su le dentate scintillanti vette
salta il camoscio, tuona la valanga
da' ghiacci immani rotolando per le
selve croscianti :
ma da i silenzi de l'effuso azzurro
esce nel sole l'aquila, e distende
in tarde ruote digradanti il nero
volo solenne.
Salve, Piemonte! A te con melodia 
mesta da lungi risonante, come 
gli epici canti del tuo popol bravo,
scendono i fiumi.
Scendono pieni, rapidi, gagliardi, 
come i tuoi cento battaglioni, e a valle
cercan le deste a ragionar di gloria
ville e cittadi:
la vecchia Aosta di cesaree mura
ammantellata, che nel varco alpino
èleva sopra i barbari manieri 
l'arco d'Augusto: 
Ivrea la bella che le rosse torri 
specchia sognando a la cerulea Dora
nel largo seno, fosca intorno è l'ombra
di re Arduino :
Biella tra 'I monte e il verdeggiar de' piani 
lieta guardante l'ubere convalle,
ch'armi ed aratri e a l'opera fumanti
camini ostenta :
Cuneo possente e pazïente, e al vago
declivio il dolce Mondoví ridente,
e l'esultante di castella e vigne
suol d'Aleramo;
e da Superga nel festante coro 
de le grandi Alpi la regal Torino
incoronata di vittoria, ed Asti
repubblicana. 
Fiera di strage gotica e de l'ira
di Federico, dal sonante fiume
ella, o Piemonte, ti donava il carme
novo d'Alfieri.
Venne quel grande, come il grande augello
ond'ebbe nome, e a l'umile paese 
sopra volando, fulvo, irrequïeto,
—Italia, Italia—
egli gridava a' dissueti orecchi,
a i pigri cuori, a gli animi giacenti. 
—Italia, Italia—rispondeano l'urne
d'Arquà e Ravenna :
e sotto il volo scricchiolaron l'ossa 
sé ricercanti lungo il cimitero
de la fatal penisola a vestirsi
d'ira e di ferro. 
— Italia, Italia!—E il popolo de' morti
surse cantando a chiedere la guerra;
e un re a la morte nel pallor del viso
sacro e nel cuore
trasse la spada. Oh anno de' portenti,
oh primavera de la patria, oh giorni,
ultimi giorni del fiorente maggio,
oh trionfante
suon de la prima italica vittoria
che mi percosse il cuor fanciullo! Ond'io,
vate d'Italia a la stagion più bella,
in grige chiome
oggi ti canto, o re de' miei verd'anni, 
re per tant'anni bestemmiato e pianto, 
che via passasti con la spada in pugno
ed il cilicio
al cristian petto, italo Amleto. Sotto
il ferro e il fuoco del Piemonte, sotto
di Cuneo 'I nerbo e l'impeto d'Aosta
sparve il nemico. 
Languido il tuon de l'ultimo cannone
dietro la fuga austrïaca moría: 
il re a cavallo discendeva contra
il sol cadente:
a gli accorrenti cavalieri in mezzo, 
di fumo e polve e di vittoria allegri,
trasse, ed, un foglio dispiegato, disse
resa Peschiera.
Oh qual da i petti, memori de gli avi, 
alte ondeggiando le sabaude insegne,
surse fremente un solo grido: Viva
il re d'Italia!
Arse di gloria, rossa nel tramonto.
I'ampia distesa del lombardo piano;
palpitò il lago di Virgilio, come
velo di sposa
che s'apre al bacio del promesso amore:
pallido, dritto su l'arcione, immoto,
gli occhi fissava il re: vedeva l'ombra
del Trocadero.
E lo aspettava la brumal Novara
e a' tristi errori mèta ultima Oporto.
Oh sola e cheta in mezzo de' castagni
villa del Douro,
che in faccia il grande Atlantico sonante
a i lati ha il fiume fresco di camelie,
e albergò ne la indifferente calma
tanto dolore!
Sfaceasi; e nel crepuscolo de i sensi
tra le due vite al re davanti corse
una miranda visïon: di Nizza
il marinaro
biondo che dal Gianicolo spronava
contro l'oltraggio gallico : d'intorno
splendeagli, fiamma di piropo al sole,
I'italo sangue.
Su gli occhi spenti scese al re una stilla,
lenta errò l'ombra d'un sorriso. Allora
venne da l'alto un vol di spirti, e cinse
del re la morte.
Innanzi a tutti, o nobile Piemonte,
quei che a Sfacteria dorme e in Alessandria
diè a l'aure primo il tricolor, Santorre
di Santarosa.
E tutti insieme a Dio scortaron l'alma 
di Carl'Alberto.—Eccoti il re, Signore, 
che ne disperse, il re che ne percosse. 
Ora, o Signore,
anch'egli è morto, come noi morimmo,
Dio, per l'Italia. Rendine la patria.
A i morti, a i vivi, pe 'I fumante sangue
da tutt'i campi, 
per il dolore che le regge agguaglia
a le capanne, per la gloria, Dio,
che fu ne gli anni, pe 'I martirio, Dio,
che è ne l'ora,
a quella polve eroïca fremente,
a questa luce angelica esultante,
rendi la patria, Dio; rendi l'Italia
a gl'italiani.

Giosuè Carducci

Le regole della famiglia ❤ - Cose belle dalla rete





L'AMORE DEI NONNI - Cit. - cose belle dalla rete



💗


Quando non si vuole fare i conti - Søren Kierkegaard





Quando non si vuole fare i conti

con le proprie cose,

si dovrà alla fine farli

con i propri fantasmi.



Søren Kierkegaard






Il più grande problema della comunicazione - Cit.




Il più grande problema della comunicazione

è che non ascoltiamo per capire


ascoltiamo per rispondere.



Cit.




martedì 28 aprile 2020

... i tuoi sogni. - Amedeo Modigliani





Il tuo unico dovere

è salvare i tuoi sogni.



Amedeo Modigliani




Sognava... - Mauro Corona




Sognava rocce alte,

spazi aperti

e cielo sopra la testa,


senza era triste.



Mauro Corona




Chi ti ama sa vederti... - Antigone




Chi ti ama sa vederti

sempre

come un capolavoro.



Antigone





Le donne belle - Audrey Hepburn





Le donne belle

sono quelle felici.



Audrey Hepburn




L'allattamento è simbolo d'amore - Will Tuttle



Per noi, così come per tutti i mammiferi, l'allattamento è simbolo d'amore, nutrizione, protezione e unione con nostra madre e con tutto quello che rappresenta.
Ci ha dato alla luce partorendoci dal suo corpo e ci nutre dal suo seno.
Rappresenta la matrice infinita della vita (...).
L'allattamento è uno dei gesti naturali più potenti e simbolici che noi esseri umani possiamo compiere.


Will Tuttle




lunedì 27 aprile 2020

Restami nel cuore questa notte - Carla Casolari




Restami nel cuore questa notte,

come un ricordo,

una parola pensata e taciuta.


Restami nella mente,

come un ritornello,

uno sguardo, un desiderio.


Pensami questa notte,

come non mai,

quando le piccole cose del giorno

riaffiorano in superficie,

quando il vento urla tra gli alberi,

quando la pioggia non ci da tregua.


Pensami quando senti 

che non puoi farne a meno,

ed il sonno tarda a venire.


Tu pensami, poi sognami.





Carla Casolari





Ogni onda del mare - Virginia Woolf






Ogni onda del mare

ha una luce differente,


proprio come la bellezza 


di chi amiamo.




Virginia Woolf




...vado in riva al mare - Rainer Maria Rilke





Quando i miei pensieri sono ansiosi, inquieti e cattivi,

vado in riva al mare,

e il mare li annega e li manda via

con i suoi grandi suoni larghi,

li purifica con il suo rumore,

e impone un ritmo 

su tutto ciò che in me è disorientato e confuso.




Rainer Maria Rilke





La semplicità - Emily Dickinson





Se non riusciamo nemmeno a navigare in noi stessi,

figuriamoci cosa succede quando affrontiamo il mare;

talvolta i nostri pensieri 

se ne vanno per strade contorte e senza sbocco

e non ci rendiamo conto che la semplicità

è forse il modo migliore per affrontare la vita.





Emily Dickinson






Nessuno sa mai... - Federico Pace




Nessuno sa mai come reagirà a ciò che sta per accadere, nessuno può prevedere quale sarà la sua reazione all'imprevisto, alla tempesta, a quel che stravolgerà le sue abitudini.
Nessuno sa mai se sarà all'altezza del viaggio che lo costringerà a misurarsi con la sofferenza.
Ciascuno, in fondo, è davvero quel che è solo quando viene costretto a misurarsi con un viaggio, con un avvenimento che lo può travolgere.


Federico Pace




Bisogna imparare ad amare sé stessi - Friedrich Nietzsche







Bisogna imparare ad amare sé stessi (...)

di un amore sano e morale,

così da poter sopportare di stare da soli

e non aver bisogno di vagare.



Friedrich Nietzsche





La madre - Victor Hugo




La madre è un angelo che ci guarda

che ci insegna ad amare!

Ella riscalda le nostre dita,

il nostro capo fra le sue ginocchia,

la nostra anima nel suo cuore:

ci dà il suo latte quando siamo piccini,

il suo pane quando siamo grandi

e la sua vita sempre.




Victor Hugo




"Nankurunaisa" -parola giapponese - Cit.





Nankurunaisa.

E' giapponese

e significa

"con il tempo si sistema tutto"



Cit.




Dopo millenni di odi e guerre - Dacia Maraini




Dopo millenni di odi e guerre

per lo meno dovremmo aver imparato questo:

che il dolore non ha bandiera.



Dacia Maraini






Testa e cuore - Vincenzo Cannova






Alcune persone non sono difficili,


hanno semplicemente imparato ad usare

il cuore per amare

e la testa per difendersi.



Vincenzo Cannova





domenica 26 aprile 2020

Il momento in cui combattere - Giorgio Faletti





Purtroppo, a volte, 

non è possibile scegliere

il momento in cui combattere.


Possiamo solo farlo con coraggio

quando ci viene chiesto.



Giorgio Faletti






Nel paese della bugia - Gianni Rodari





Nel paese della bugia,

la verità è una malattia.


Gianni Rodari




Ciò che l'esperienza e la storia insegnano... - George W. F. Hegel


Mercato di Wuhan: chiuso e riaperto più volte...



Ciò che l'esperienza e la storia insegnano è questo:
che uomini e governi non hanno mai imparato nulla dalla storia, 
né mai agito in base a principi da essa dedotti.



George W. F. Hegel






Immagine:
https://noticieros.televisa.com/historia/mercado-surgio-coronavirus-wuhan-china/

Hanno voluto convincerci che le cose non durano... - Sobrietà - José "Pepe" Mujica




Hanno voluto convincerci che le cose non durano e ci spingono a cambiare ogni cosa il prima possibile.
Sembra che siamo nati solo per consumare e, se non possiamo più farlo, soffriamo la povertà. 
Ma nella vita è più importante il tempo che possiamo dedicare a ciò che ci piace, ai nostri affetti e alla nostra libertà. 
E non quello in cui siamo costretti a guadagnare sempre di più per consumare sempre di più.
Non faccio nessuna apologia della povertà, ma soltanto della sobrietà.



José "Pepe" Mujica





Corpo di donna - Palo Neruda tradotto da Salvatore Quasimodo




Corpo di donna, bianche colline, cosce bianche,

tu appari al mondo nell'atto dell'offerta.

Il mio corpo di contadino selvaggio ti scava

e fa saltare il figlio dal fondo della terra.



Fui deserto come un tunnel. Da me fuggirono gli uccelli,

e in me la notte forzava la sua invasione poderosa.

Per sopravvivere ti forgiai come un'arma,

come freccia nel mio arco, pietra nella mia fonda.



Ma viene l'ora della vendetta, e ti amo.

Corpo di pelle, di muschio, di latte avido e fermo.

Ah, le coppe del seno! Ah, gli occhi d'assenza!

Ah, le rose del pube! Ah, la tua voce lenta e triste!



Corpo della mia donna, resterò nella tua grazia.

Mia sete, mia ansia senza limite, mia strada indecisa!

Oscuri alvei da cui nasce l'eterna sete,

e la fatica nasce, e l'infinito dolore.





Pablo Neruda
tradotto da Salvatore Quasimodo








Ci sono persone... - Madre Teresa



Ci sono persone che hanno un compagno, ma che si sentono talmente sole e vuote che è come se avessero. 

Altre, invece, pur di non aspettare, decidono di camminare accanto alla persona sbagliata e, nel loro egoismo, non permettono a quella persona di allontanarsi, anche se sanno che non la rendono felice.

Ci sono persone che portano avanti matrimoni o fidanzamenti ormai distrutti, perché credono che stare da soli sia difficile ed inaccettabile. 

Ci sono persone che decidono di occupare il secondo posto cercando di arrivare al primo, ma quel viaggio è difficile, scomodo e ci riempie di dolore ed abbandono. 

Eppure ci sono altre persone che sono da sole e vivono e brillano e si lasciano travolgere dalla vita nei migliori dei modi. Persone che non si spengono, al contrario, che ogni giorno si accendono di più. Persone che imparano a godersi la solitudine perché le aiuta ad avvicinarsi a se stesse, a crescere e a diventare più forti dentro.

Queste persone sono quelle che un giorno, senza sapere esattamente quando né perché troveranno al loro fianco una persona che le ama con amore vero e, allora, si innamoreranno nel modo più bello.



Madre Teresa





Trovai un fiore di campo - Arthur Schopenhauer



Trovai un fiore di campo, ammirai la bellezza e la perfezione di tutte le sue parti, ed esclamai: "Ma tutta questa magnificenza, in questo fiore e in migliaia di fiori simili, splende e fiorisce non contemplata da alcuno, anzi spesso nessun occhio la vede". 
Il fiore rispose: "Stolto! Tu credi che io fiorisca per essere visto? Io fiorisco per me e non per gli altri, fiorisco perché questo mi piace: nel fatto che fiorisco e sono consiste appunto la mia gioia e la mia voluttà.



Arthur Schopenhauer







sabato 25 aprile 2020

Ascolta - Edgar Allan Poe



Ascolta,

soffice,

in un soffio,

la voce di chi ti ama

fluttuerà nella notte,

e nel tuo sonno,

i nostri pensieri si congiungeranno.



Edgar Allan Poe





La distanza - Ominobu Instagram




La natura - Ralph Waldo Emerson




La natura

indossa sempre

i colori dello spirito.


Ralph Waldo Emerson




25 aprile - Battetevi sempre per la libertà - Sandro Pertini





giovedì 23 aprile 2020

Una rosa, un libro - Festa di San Marco a Venezia "Bocolo di San Marco" e Festa di San Jorge a Barcellona il 23 Aprile.




Venezia città di cultura, di tradizione, di valorizzazione delle proprie credenze, con un pensiero sempre al glorioso passato, ma ben salda nel presente, condizioni che diventano le basi per un futuro di grande attività culturale per dimostrare il carattere dei propri cittadini che in qualsiasi occasione cercano di evidenziare quanto la città sia viva e piena di interessi.

Una delle feste veneziane ancora molto sentita non solo dagli abitanti della città lagunare, ma anche da tutto l'entroterra veneziano, è la festa del Patrono della città, San Marco, che si festeggia il 25 aprile, con il tradizionale Bocolo di San Marco. In questo giorno la tradizione vuole che ogni uomo regali alla propria amata un bocciolo di rosa, simbolo del proprio amore e riconoscimento del ruolo femminile nella coppia.


La tradizione si basa su racconti popolari le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Nel caso più popolare e tramandato come la vera storia del Bocolo, si racconta dell'amore impossibile tra un povero servitore ed una ragazza di nobili origini che non si sarebbero potuti sposare per la differenza di casta dei due innamorati. Così il ragazzo decide di partire per il fronte nel quale avrebbe combattuto con onore e si sarebbe fregiato di onorificenze che l'avrebbero posto nelle condizioni di essere nominato cavaliere della Repubblica e quindi quasi nobile, così da superare la barriera che si frapponeva tra i due amanti al coronamento del proprio sogno d'amore.
Ma in battaglia viene ferito a morte ed affida al suo compagno di ventura una rosa che, macchiata del suo sangue, diventa rossa e, una volta recapitata alla giovane, diventa per tutti il simbolo dell'amore.


Molto simile al racconto veneziano è la tradizione catalana di San Jorge, che si festeggia a Barcellona il 23 aprile, dove alcune varianti sono particolarmente interessanti.


La particolarità sta nel fatto che viene celebrata, per le strade, comprando, dagli innumerevoli banchetti, un libro e una rosa.
Infatti quando san Giorgio, uccise il dragone, appena in tempo per impedirgli di divorare la principessa, dalla ferita mortale sgorgò una meravigliosa rosa rossa, che il cavaliere regalò alla principessa in segno del suo amore.

Ricordando questo gesto, ogni anno gli uomini regalano alla propria donna questo fiore. In cambio le donne donano agli uomini un libro. Il motivo in questo caso è legato ad un fatto reale. Il 23 Aprile 1616 è il giorno in cui sono morti due grandi scrittori: William Shakespeare e Miguel de Cervantes (Don Quixote). 
Si celebra quindi il piacere della lettura.






Opinione: 25 Aprile - San Marco, una Rosa, un libro