Greta Garbo nel film Anna Karenina 1963
Non c'era nulla di particolare , almeno così pareva, nel suo abito e nel suo portamento; ma per Levin era così facile riconoscerla fra tante persone, così come una rosa in mezzo alle ortiche.
Tutto prendeva luce da lei: lei era il sorriso che illuminava tutto, d'ogni intorno. - Ma potrò davvero scendere là sul ghiaccio, avvicinarmi? - pensò. Il luogo dove si trovava gli sembrò un impenetrabile luogo sacro, e per un istante fu sul punto di andare via, tanta agitazione lo aveva preso. Dovette sforzarsi e considerare che intorno a lei passava tanta gente di ogni genere e che anche lui poteva andare là a pattinare.
Scese, evitando di guardare a lungo, come si fa col sole, ma vedeva lei, come si vede il sole, anche senza guardare.
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