Sono nata d'inverno,
quando la terra lavora, sotto sotto,
per preparare un nuovo saluto
al risveglio del sole.
Scordati i colori tenui di primavera,
accesi dell'estate,
caldi dell'autunno,
l'inverno dipinge la vita tingendola
coi colori del silenzio.
Occhi ancora fanciulli si perdono
nei crepuscoli dorati,
con le bocche aperte
senza suoni,
si immergono come pesci
nella infinita visione.
Gli alberi si adornano,
magnifici re di boschi fatati,
di piccole stelle.
La brina veste la notte,
col suo splendore
delicato e romantico.
Le tane si ripopolano
di sonni sereni,
la bianca coperta accoglie i sogni.
Dondola il vento;
tra i rami d'ulivo
un gufo assapora la notte.
Le grandi porte delle chiese
si aprono
all'ipocrisia raccolta nei bei cappotti;
Si chiudono, poi, austere e bugiarde
a chi chiede un po' di riparo.
Io sono nata d'inverno.
Caterina Barbierato
Il vento tra le mani