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EvaKant63

Per condividere cose che a me sono parse belle. :-). Argomento Principe, l'Amore, in tutte le sue mille sfaccettature, forme e modi di manifestarsi. "BLOG DI SOLA LETTURA, CHE NULLA HA A CHE VEDERE CON OMONIMIE ALTROVE." Le fotografie - dove non diversamente indicato - sono mie.

giovedì 30 settembre 2021

La danza - Pina Bausch




Certe cose si possono dire con le parole, altre con i movimenti.

Ci sono anche dei momenti in cui si rimane senza parole, completamente perduti e disorientati, non si sa più che cosa fare.

A questo punto comincia la danza...


Pina Bausch



Pubblicato da Iris alle 18:00
Etichette: Due ballerini, Salvador Dalì

È finita la notte - Rabindranath Tagore

 



È finita la notte

Spegni la lampada fumante

nell'angolo della stanza.

Sul cielo d'oriente

è fiorita la luce dell'universo:

è un giorno lieto.

Sono destinati a conoscersi

tutti coloro che cammineranno

per strade simili.


Rabindranath Tagore






Pubblicato da Iris alle 06:00
Etichette: Cala Tarida, Ibiza

mercoledì 29 settembre 2021

Ciò che pensi - William Blake

 


Sii sempre pronto

a dire ciò che pensi,


e il vile ti scanserà.



William Blake




Pubblicato da Iris alle 18:00
Etichette: illustrazione dalla rete, William Blake

L'essenza dell'Amore - Antonio Gravina

 



L'essenza dell'Amore

è la sincerità,


profuma di rispetto.



Antonio Gravina




Pubblicato da Iris alle 06:00
Etichette: Eva & Diabolik

martedì 28 settembre 2021

Rinnovarsi - Hélder Pessoa Câmara



Felice è colui che comprende

che è necessario rinnovarsi molto

per essere sempre lo stesso.


Dom Hélder Câmara



 

Pubblicato da Iris alle 18:00
Etichette: Dom Hélder Câmara

L'uso che facciamo degli occhi - Alessandro D'Avenia



L'uso che facciamo degli occhi

dipende dallo stato cardiaco.


Un cuore vuoto 

usa gli occhi per controllare, usare, dominare.


Un cuore pieno

per stupirsi, conoscere, amare.


Per questo usiamo espressioni come
"vedere di buon occhio" o "lanciare il malocchio"


Noi siamo come guardiamo.





Alessandro D'Avenia



Pubblicato da Iris alle 06:00 Nessun commento:

lunedì 27 settembre 2021

Il sé egoico - Eckhart Tolle, Parole dalla Quiete


La mente sta incessantemente cercando non solo cibo per il pensiero, ma anche cibo per la sua identità: per il suo senso del sé. Questo è il modo nel quale l'ego si forma e ricrea continuamente se stesso.


Quando pensate o parlate di voi, quando dite "Io", vi riferite normalmente "a me e alla mia storia". Questo è l'"Io" del vostro piacere e dispiacere, delle vostre paure e dei vostri desideri; l'"Io" che non è mai soddisfatto a lungo. E' un senso di chi siete, creato dalla mente, condizionato dal passato, e che cerca di trovare il suo completamento nel futuro.

Potete vedere come questo "Io" sia fugace, una formazione temporanea, come le forme delle onde sulla superficie dell'acqua?




Chi è colui che lo vede? Chi è colui che è consapevole della fugacità della vostra forma fisica e psicologica? E' l'Io Sono. Questo è l'"Io" più profondo che non ha nulla a che vedere con il passato e con il futuro.


Cosa ne sarà di tutto quello spaventarsi e desiderare associati alla situazione problematica della vita, che ogni giorno richiede la maggior parte della vostra attenzione? Un trattino, lungo cinque o dieci centimetri, tra la data della nascita e quella della morte sulla vostra pietra tombale.

Per il sé egoico questo è un pensiero deprimente. Per voi è liberatorio.


Quando ogni pensiero assorbe completamente la vostra attenzione, significa che vi identificate con la voce nella vostra testa. Il pensiero allora è coinvolto con il senso del sé. Questo è l'ego, un "me" fatto dalla mente. Quel sé costruito mentalmente si sente incompleto e precario. Ecco perché lo spaventarsi ed il desiderare sono le sue emozioni predominanti e sono le forze che lo motivano.

Quando riconoscete che vi è una voce nella vostra testa che finge di essere voi, e che non smette mai di parlare, allora state risvegliandovi dalla vostra identificazione inconscia con il flusso del pensiero. Quando notate quella voce, vi rendete conto che chi siete non è quella voce - colui che pensa - ma colui che ne è consapevole.
Conoscere voi stessi come consapevolezza al di là di quella voce, è libertà.


Il sè egoico è sempre coinvolto con il cercare. Sta sempre cercando di più di questo o di quello, da aggiungere a se stesso per diventare più completo. Questo spiega la preoccupazione compulsiva dell'ego con il futuro.

Ogni volta che diventate consapevoli di star vivendo per il momento successivo, avete già fatto un passo fuori dallo schema mentale egoico, e contemporaneamente vedete apparire la possibilità di dare piena attenzione a questo momento.

Quando date piena attenzione a questo momento, entra nella vostra vita un'intelligenza molto più grande di quella della mente egoica.


Quando vivete attraverso l'ego, riducete sempre il momento presente ad un mezzo per un fine. Vivete per il futuro e, quando raggiungete i vostri scopi, questi non vi soddisfano, o perlomeno non per molto.

Quando date più attenzione al fare piuttosto che al futuro risultato che volete raggiungere attraverso quel fare, spezzate il vecchio condizionamento egoico. Ed allora il vostro fare diviene non solamente molto più efficace ma anche molto più soddisfacente e gioioso.


Quasi ogni ego ha perlomeno un elemento di quello che possiamo chiamare "identità di vittima". Alcune persone hanno di sé un'immagine di vittima così forte che diviene il centro del loro ego. Risentimento e lamentela formano una parte essenziale del loro senso del sé.

Anche se le vostre lamentele sono totalmente giustificate, avete costruito per voi stessi un'identità che è proprio come una prigione, le cui sbarre sono fatte di forme di pensiero. Guardate cosa state facendo a voi stessi, o meglio ciò che la vostra mente vi sta facendo. Sentite l'attaccamento emozionale che avete alla vostra storia di vittima e diventate consapevoli della compulsione che avete a pensarci o a parlarne. Siate lì come la presenza che testimonia il vostro stato interiore. Non dovete fare niente. Con la consapevolezza vengono la trasformazione e la libertà.


Lamentarsi e reagire sono schemi favoriti della mente grazie ai quali l'ego rafforza se stesso. Per molte persone, gran parte dell'attività mentale-emozionale consiste nel lamentarsi e reagire contro questo e quello. Così facendo, rendete gli altri o la situazione "sbagliati" e voi stessi "giusti". Grazie al fatto che vi sentite "giusti" vi sentite superiori, e grazie al fatto che vi sentite superiori rafforzate il vostro senso del sé. In realtà state ovviamente rafforzando solo l'illusione dell'ego.
Potete osservare in voi stessi schemi e riconoscere la voce che si lamenta nella vostra testa, per quello che é?


L'egoico senso del sé ha bisogno di conflitto perché il suo senso d'identità separata si rafforza con il lottare contro questo o quello e nel dimostrare che questo sono "io" e che quello non sono "io".

Non è raro che nelle tribù, nelle nazioni e nelle religioni, un rafforzato senso d'identità collettiva derivi proprio dall'avere nemici.
Chi sarebbe il "credente" senza il "miscredente"?


Nell'avere a che fare con la gente, potete notare nei loro confronti sottili sentimenti di superiorità o d'inferiorità?
State guardando l'ego, che vive di confronti.

L'invidia è un derivato dell'ego, il quale si sente sminuito se accade qualcosa di buono a qualcun'altro, o se qualcuno ha di più, sa di più, o può fare più di voi. l'identità dell'ego dipende dal confronto e si nutre del di più. Si afferrerà a qualunque cosa. Se tutto fallisce, potrà rinforzare il suo fittizio senso del sé, guardandovi come qualcuno che la vita tratta più ingiustamente o che è più malato di qualcun altro.

Quali sono le storie o le fiction dalle quali derivate il vostro senso del sé?


Profondamente consolidata nella struttura del sé egoico vi è la necessità di opporsi, di resistere e di escludere per mantenere il senso di separatezza dalla quale dipende il prolungarsi della sua sopravvivenza. Così vi è l'"io" contro l'"altro", "noi" contro "loro".

L'ego ha bisogno di essere in conflitto con qualcosa o con qualcuno. Questo spiega perché state cercando la pace, la gioia e l'amore ma non potete poi tollerarli per molto. Dite di volere la felicità ma siete dipendenti dall'infelicità.

Alla fine la vostra infelicità non è originata dalle situazioni della vita ma dal condizionamento della vostra mente.


Vi trascinate dietro sentimenti di colpa per qualcosa che avete fatto - oppure omesso di fare - nel passato? Questo perlomeno è certo: a suo tempo avete agito secondo il vostro livello di consapevolezza o piuttosto di inconsapevolezza. Se foste stati più consapevoli, più coscienti, avreste agito in modo differente.

La colpa è un altro tentativo dell'ego di creare un'identità, un senso del sé. Per l'ego non importa che il sé sia positivo o negativo. Ciò che avete fatto o avete mancato di fare è stata una manifestazione di inconsapevolezza, inconsapevolezza umana. E comunque l'ego lo personalizza e dice "l'ho fatto io" e così portate avanti un'immagine mentale di un voi stessi "cattivo".

Nei secoli gli esseri umani si sono inflitti l'un l'altro innumerevoli atti di violenza, crudeli e dolorosi e continuano a farlo. Sono tutti da condannare, sono tutti colpevoli? Oppure questi atti sono semplici espressioni d'inconsapevolezza, uno stadio evolutivo dal quale ora stiamo uscendo?

Le parole di Gesù "Perdona loro perché non sanno quello che fanno"si applica anche a voi.


Se vi prefiggete degli obiettivi eroici con il fine di liberarvi, per migliorare voi stessi o il vostro senso d'importanza anche quando li raggiungerete, non vi soddisferanno.

Prefiggetevi degli obiettivi, ma sapendo che arrivarvi non è così importante. Quando qualcosa viene su dallo stato di presenza, significa che questo momento non è un mezzo per un fine: il fare è già soddisfacente in se stesso in ogni singolo momento. Non state più riducendo l'adesso ad un mezzo per un fine, quella è la coscienza egoica.


"Nessun sé. Nessun problema", disse il Maestro buddhista quando gli veniva chiesto di spiegare il senso più profondo del Buddhismo.



Eckhart Tolle
Parole dalla Quiete



    Pubblicato da Iris alle 18:00
    Etichette: Cala Bassa, Ibiza

    sabato 25 settembre 2021

    Il tempo - Albert Camus

     


    Il tempo

    che ci resta da vivere

    è più importante

    che tutti gli anni passati.


    Albert Camus



    Pubblicato da Iris alle 06:00
    Etichette: Cala Tarida, Ibiza, puesta de sol, tramonto

    venerdì 24 settembre 2021

    Il mondo che ci circonda - Octavio Paz

     


    Esiste una relazione intima tra venerare e partecipare;

    in realtà, la venerazione è già una partecipazione.

    Se veneriamo il mondo che ci circonda,

    in un secondo movimento questa venerazione si estende

    a ogni cosa e a tutti gli esseri viventi,

    alle pietre e agli alberi, all'animale e all'uomo.


    Octavio Paz







    Pubblicato da Iris alle 18:00
    Etichette: Cala Llentia, Ibiza, Time & Space di Andrew Rogers

    Siamo fatti di tempo - Silvia Nelli

     

    Siamo fatti di tempo.

    Siamo il tempo perso.
    Quello speso male,
    e donato a chi non ne meritava.

    Siamo il tempo regalato con il cuore,
    consumato dentro ai "ne valeva la pena".

    Siamo il tempo che è passato,
    quello che viviamo adesso
    e quello che verrà.

    Dentro il tempo
    ci siamo noi:
    i nostri errori,
    le nostre gioie e le nostre esperienze.

    Quello che conta
    è spenderlo al meglio
    e non essere mai
    il "tempo perso"
    di nessuno.


    Silvia Nelli






    Come sono diversi i granelli di sabbia...
    guarda le cose: 
    guardale da lontano,
    guardale da vicino,
    guardale meglio,
    fino a che trovi delle cose 
    un senso
    Iris

    Pubblicato da Iris alle 18:00
    Etichette: Cala Tarida Ibiza, sabbia

    Piccoli gesti - Roberto Rigoni

     


    Grandi gesti nella vita ne sono richiesti pochissimi.

    La generosità si dimostra attraverso i piccoli gesti quotidiani.




    Roberto Rigoni




    I piccoli gesti che rivelano il cuore e le nostre piccole e grandi intenzioni.
    Iris
    Pubblicato da Iris alle 06:00

    giovedì 23 settembre 2021

    Un sogno - Paul Valéry

     


    Il modo migliore

    per realizzare un sogno


    è svegliarsi.



    Paul Valéry




    Pubblicato da Iris alle 14:00
    Etichette: Cenerentola Walt Disney

    mercoledì 22 settembre 2021

    Autunno - Graham Gercken

     



    Autunno.


    C'è chi vede

    le foglie che muoiono.


    Io preferisco vedere

    i colori che nascono.



    Graham Gercken



    Pubblicato da Iris alle 08:00

    Il vino - Edmondo de Amicis

     


    Il vino aggiunge

    un sorriso all'amicizia

    ed una scintilla

    all'Amore.


    Edmondo de Amicis






    Pubblicato da Iris alle 06:00

    martedì 21 settembre 2021

    Studiate! - Flavio De Bernardinis

     



    Studiate!
    Per amore del sapere, mai per i voti.
    Perché sapere aiuta ad essere.
    E sapere tanto aiuta ad essere tanto.
    Studiate!
    Perché la cultura rende liberi
    e niente vale di più della libertà.
    Studiate!
    Perché siamo le parole che conosciamo,
    perché il pensiero crea la realtà.
    Studiate!
    Perché non conoscerete mai la noia
    se amerete un libro, un paesaggio,
    un quadro o la settimana enigmistica.
    Studiate!
    Perché studiando capirete le vostre qualità, le vostre inclinazioni, i vostri punti deboli.
    Studiate la storia, perché il passato illumina il presente.
    Studiate la geografia perché ogni luogo è anche un fiume, una montagna, un vento.
    Studiate la matematica perché nella vita spesso i conti non tornano e bisogna trovare soluzioni alternative.
    Studiate le lingue straniere, perché i viaggi sono le lezioni di vita più belle.
    Studiate la biologia perché capire come fa a battere il cuore o perché il battito accelera se vi innamorate è meraviglioso.
    Studiate la filosofia perché imparerete a ragionare e a guardare il mondo dalle prospettive più originali.
    Studiate la letteratura perché vivrete molte vite e vedrete posti incredibili da casa.
    Studiate la grammatica perché la differenza tra un accento e un apostrofo non è mai un dettaglio.
    Studiate la musica, l’arte e la poesia!
    Perché la bellezza è emozione e terapia.
    Studiate la fisica e la chimica perché nell'atomo e nelle molecole si celano energie potentissime.
    Studiate!
    Perché quando smetti di imparare smetti di vivere.
    Studiate ciò che vi piace ma anche ciò che ora vi sembra inutile.
    Perché un giorno, quando meno ve lo aspettate, ne capirete il senso.
    Studiate!
    Senza pretendere troppo da voi stessi e senza rinunciare mai allo svago, allo sport e alle emozioni.
    Perché lo studio viene sempre dopo il vostro benessere!
    Studiate!
    Senza temere di dimenticare qualcosa.
    Perché i buchi di memoria servono a fare spazio.
    Perché la scuola serve a trasformare specchi in finestre, non a giudicarvi.



    Flavio De Bernardinis



    Pubblicato da Iris alle 18:00
    Etichette: immagine dalla rete

    lunedì 20 settembre 2021

    Il viaggio - Paulo Coelho

     


    Il viaggio

    non è mai una questione di soldi,

    ma di coraggio.


    Paulo Coelho




    Pubblicato da Iris alle 21:00
    Etichette: Volando...

    E perfino le nuvole... - Paul Auster




    In principio tutto era vivo.

    Anche i più piccoli oggetti erano dotati di un cuore pulsante, 


    e perfino le nuvole avevano un nome.



    Paul Auster




    Pubblicato da Iris alle 20:30
    Etichette: Volando...

    Ma io stasera - Franco Arminio

     



    Ma io stasera

    potevo entrare nudo

    dentro il cielo

    tanto che ero solo

    e sincero.



    Franco Arminio



    Pubblicato da Iris alle 06:00
    Etichette: Fotografia di Fabio Faustini

    sabato 18 settembre 2021

    Vecchio - Albert Einstein

     



    Un uomo è vecchio

    solo quando i rimpianti,

    in lui,

    superano i sogni.



    Albert Einstein




    Pubblicato da Iris alle 06:00
    Etichette: disegno a matita, Shania MacDonagh

    venerdì 17 settembre 2021

    Teologia e cani - Ezio Bosso

     



    Se il metro della vicinanza a Dio è l'amore, allora il cane, e non l'uomo, è la creatura più vicina a Dio, perché il cane ti ama senza limitazioni, non gli interessa che tu sia ricco, povero, che tu viva in una villa o in una stamberga, che tu sia bello o brutto, simpatico o antipatico, brillante o ottuso, il cane ti ama e basta, incondizionatamente. 
    La teologia dovrebbe rivedere i propri parametri se vuole continuare a considerare l'uomo, e non il cane, come la creatura più vicina a Dio. 
    Oppure deve abdicare al criterio della logica. 
    Io poi sono convinto  che mi considerino uno di loro, anche quando non mi avvicino o si avvicinano, i cani mi guardano  come se ci conoscessimo, come amici perduti che rincontri per caso in strada passeggiando e guardi a lungo prima di capire che quel volto lì è proprio quello della persona che frequentavi anni fa.


    Ezio Bosso ed il suo Bassotto Ragù ❤️




    Fonte: BASSOTTI... E POI PIU'! facebook


    Pubblicato da Iris alle 06:00
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