Se il metro della vicinanza a Dio è l'amore, allora il cane, e non l'uomo, è la creatura più vicina a Dio, perché il cane ti ama senza limitazioni, non gli interessa che tu sia ricco, povero, che tu viva in una villa o in una stamberga, che tu sia bello o brutto, simpatico o antipatico, brillante o ottuso, il cane ti ama e basta, incondizionatamente.
La teologia dovrebbe rivedere i propri parametri se vuole continuare a considerare l'uomo, e non il cane, come la creatura più vicina a Dio.
Oppure deve abdicare al criterio della logica.
Io poi sono convinto che mi considerino uno di loro, anche quando non mi avvicino o si avvicinano, i cani mi guardano come se ci conoscessimo, come amici perduti che rincontri per caso in strada passeggiando e guardi a lungo prima di capire che quel volto lì è proprio quello della persona che frequentavi anni fa.
Ezio Bosso ed il suo Bassotto Ragù ❤️
Fonte: BASSOTTI... E POI PIU'! facebook