Se non abituiamo i bambini all'attesa, alle piccole frustrazioni, a stare da soli senza sentirsi soli, a cavarsela nei tempi morti, a tirare fuori la creatività e il desiderio si rischia di produrre adolescenti che non riescono a sopportare perfino le più lievi sensazioni disturbanti come, per esempio, due sole ore di... ozio.
E se non riescono a contenere e a riempire lassi di tempo cosi brevi, figuriamoci come possono vivere gli obiettivi della vita, i progetti e i desideri che, proprio perché tali, implicano l'attesa, l'impegno, la dilazione, il futuro.
Il volere tutto e subito tipico di numerosi adolescenti affonda le radici proprio in questa difficoltà.
Noi adulti, campioni nel dare i nomi a fenomeni complessi, lo abbiamo chiamato consumismo.
Autore sconosciuto