Come tu sei probabile!
Se mi dicono gli occhi,
guardandoti,
che non sei vera,
le mani e le labbra,
a occhi chiusi,
percorrono tenere prove:
la lenta persuasione
che tu sei, ascende
per scala di carezze,
di bocche, carne e carne.
Se ancora non lo credo,
qualcosa già più denso,
più palpabile,
la voce con cui dici: "Ti Amo",
lotta per affermarti
contro il mio dubbio.
Accanto un corpo bacia,
abbraccia, frenetico,
e cerca qui la sua realtà,
in me che non ci credo;
bacia
per guadagnare la sua vita
ancora incerta,
puro miracolo, in me.
E lentamente
stai formandoti da sola.
nascendoti,
all'interno del tuo amore,
del mio amore, confusi,
come si forma il giorno
nel grande dubbio oscuro.
E agonizza
l'antica creatura dubbiosa,
che tu ti lasci dietro,
superfluo essere iniziale,
perché infine sorga
l'inconfutabile tu,
nuda Venere certa,
tra aurore sicure,
che conquista a se stessa,
amandomi, il suo essere nuovo.
Pedro Salinas
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