piena di finte buche,
di suoni morti
come di sugheri
di reti calate nell'acqua.
Le tue mani si fanno come un soffio
d'inviolabili lontananze,
inafferrabili come le idee.
E l'equivoco della luna
e il dondolìo, dolcissimi,
se vuoi posarmele sugli occhi,
toccano l'anima.
Sei la donna che passa
come una foglia.
E lascia agli alberi
un fuoco d'autunno.
Giuseppe Ungaretti
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