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Alla sera
Forse perche' della fatal quiete tu sei l'immago,
a me si cara vieni, o Sera!
E quando ti corteggian liete le nubi estive e i zeffiri sereni,
e quando dal nevoso aere inquiete tenebre e lunghe all'universo meni,
sempre scendi invocata, e le secrete vie del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme che vanno al nulla eterno;
e intanto fugge questo reo tempo, e van con lui le torme delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre guardo la tua pace,
dorme quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
Ugo FOSCOLO
martedì 22 settembre 2009
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