Io che porto d'amor l'alto vessillo
Gelata ho speme e gli desiri cuocenti:
A un tempo tremo, agghiaccio, ardo e sfavillo
Son muto, e colmo il ciel de strida ardenti:
Dal cor scintillo e da gli occhi acqua stillo.
E vivo e muio, e fo riso e lamenti:
Son vive l'acque, e l'incendio non more,
chè agli occhi ho Teti, et ho Vulcan al core.
Giordano BRUNO
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