Nibbidā.
C’è una bellissima parola negli scritti del Buddha: nibbidā.
Significa: “sereno disincanto”.
Di solito noi siamo sereni quando siamo incantati, illusi, e quando ci ridestiamo, ci disincantiamo, diventiamo amari, cinici, sfiduciati.
Ma in questa parola c’è un invito che, come in tutte le parole del Buddha, è anche un percorso e una visione.
Il disincanto può essere sereno perché ci aspetta l’incantevole realtà, la serenità profonda dell’abbandonarsi a e non dell’essere abbandonati da.
Tutto scorre e posso abbandonarmi allo scorrere, anziché costantemente lottare con la corrente, posso entrare nella corrente, farne parte.
Chandra Livia Candiani
Il silenzio è cosa viva
Fonte:
Nella stanza del tè facebook
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