Io tenero germoglio,
che non amo
perché sulla mia pianta sei rifiorita,
ma perché sei tanto debole e
amore ti ha concesso a me;
o mia figliola,
tu non sei dei sogni miei la speranza;
e non più che per ogni altro germoglio
è il mio amore per te.
La mia vita mia cara bambina,
è l’erta solitaria,
l’erta chiusa dal muricciolo,
dove al tramonto solo siedo,
a celati miei pensieri in vista.
Se tu non vivi a quei pensieri in cima,
pur nel tuo mondo li fai divagare;
e mi piace da presso riguardare
la tua conquista.
Ti conquisti la casa a poco a poco,
e il cuore della tua selvaggia mamma.
Come la vedi,
di gioia s’infiammala tua guancia,
ed a lei corri dal gioco.
Ti accoglie in grembo
una sì bella e pia Mamma,
e ti gode.
E il suo vecchio amore oblia.
Umberto SABA
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