È importante sapersi ritirare in sé stessi:
un eccessivo contatto con gli altri,
spesso così dissimili da noi,
disturba il nostro ordine interiore,
riaccende passioni sopite,
inasprisce tutto ciò che nell'animo vi è di debole
o di non ancora perfettamente guarito.
Vanno opportunamente alternate le due dimensioni,
della solitudine e della socialità:
la prima ci farà provare nostalgia dei nostri simili,
l'altra di noi stessi;
in questo modo, l'una sarà proficuo rimedio dell'altra.
La solitudine guarirà l'avversione alla folla,
la folla cancellerà il tedio della solitudine.
Seneca
De tranquillitade animi
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