Ciò che fa l'uomo è l'orizzonte:
quello dei flutti e quello delle creste, quello che si vede e quello che si indovina,
quello della terra e quello del sogno.
L'orizzonte mostra a ciascuno la scala e il limite dei suoi bisogni e delle sue capacità.
Ci sono l'orizzonte che si accetta e quello che arretra.
L'uno è sterile ed esiste. L'altro non è che un'idea ed è fecondo.
L'uno e l'altro hanno la relatività dello spirito e quella dell'istante.
Jean Favier