Sii oltre ogni addio,
come se fosse già dietro di te -
come l'inverno
che appunto
se ne va.
Perché tra i tanti inverni
c'è un inverno talmente infinito che,
se il tuo cuore lo sverna,
allora sopporta ogni cosa.
Sii sempre morto in Euridice
- innalzati cantando e
nella pura relazione,
ridiscendi celebrando!
Qui tra quelli che svaniscono,
nel regno del declino,
sii risonante cristallo che già nel suono s'è infranto.
Sii
- e insieme sappi la condizione del non-essere,
fondamento interminato della tua interna oscillazione -
che tu possa compierla appieno, quest'unica volta.
Alle risorse già usate,
come a quelle oscure e mute della natura ricolma,
alle somme indicibili,
aggiungi con gioia te stesso,
pareggia il conto!
Rainer Maria Rilke
I Sonetti a Orfeo
Parte seconda, XIII
Traduzione di Franco Rella
Nessun commento:
Posta un commento