L'uomo femmineo
è supremamente egoista.
Avendo in comune con le donne tutti gli artefizi,
tutte le civetterie,
tutte le piccolezze,
e non avendo d'altra parte
gli istinti di protezione e di imperio
dell'uomo completo,
codesto individuo neutro,
senza sesso,
non si lascia sedurre dai vezzi
che egli istintivamente conosce
e talvolta esercita;
cosicché la maggior attrattiva delle donne,
la grazia,
non ha alcuna presa su di lui.
Vanitoso egli stesso,
intende e sa valutare gli effetti premeditato del sorriso,
dell'acconciatura,
dell'apparato decoramentale,
onde le donne lusingano e soggiogano gli uomini.
Nelle battaglie dell'amore,
egli adopera le stesse armi di cui le donne,
spesso, si servono in buona fede;
ma egli se ne serve pensatamente,
misurando bene i colpi,
numerando le ferite.
Evelina Cattermole
scrittrice e poetessa italiana
1849-1896
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