Ho accertato il mondo: ho confessato la stranezza del mondo.
Ho cantato l'eterno: il ritorno della chiara luna
e le guance che fanno venir voglia d'amore.
Ho commemorato con i versi la città che mi circonda
e le periferie che si dilaniano.
Ho liberato i miei salmi verso l'orizzonte delle strade
ed essi ne riportano il gusto del remoto.
Ho detto lo stupore là dove altri dicono soltanto l'abitudine.
Jorge Luis Borges