Ho liberato la stanza dove dormo, dove sogno,
liberato la campagna e la città dove passo,
dove sogno da sveglio, dove il sole si alza,
dove, nei miei occhi assenti, la luce si addensa.
Mondo a casaccio, senza superficie e senza fondo,
dalle grazie dimenticate appena riconosciute,
la nascita e la morte mescolano il loro contagio
nella piega della terra e del cielo confusi.
Non ho separato nulla ma ho raddoppiato il mio cuore.
amando, ho creato tutto: reale, immaginario.
ho dato la sua ragione, la sua forma, il suo calore
e il suo ruolo immortale a colei che mi illumina.
Paul Eluard,
27 novembre 1946
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