E' strano come ci si lasci afferrare, trascinare dall'ingranaggio della vita!
Le diamo sbadatamente un dito, il corpo è preso. Crediamo di poter scherzare con essa, prenderne quel che vogliamo, abbandonarla per poltroneria, per stanchezza o per indifferenza, briciole del nostro essere e restare padroni di noi stessi, e conservar la nostra indipendenza.
Illusione!Dopo la rivolta della prima giovinezza, ci avvediamo un bel giorno di esserci arresi, di essere legati.
Le insinuanti dolcezze delle piccole traditrici abitudini ci hanno insensibilmente conquistato; l'ambizione d'uno scopo lungamente disprezzato si è sviluppata attraverso i nostri stessi disegni; l'amore, di cui abbiamo dubitato per impotenza di sentimento, che abbiamo negato perchè non lo sentivamo sotto alcuna delle forme note, s'è insinuato in noi con un'andatura che non gli avremmo mai attribuita; il Dovere, Dio mio! sì il Dovere, il sentimento, ingiustificato fra tutti, questa convenzione, questa assurdità, quest'imperativo di cui la ragione ci ha dimostrato mille volte l'inesistenza, s'è messo a vociarci i suoi ordini facendosi obbedire.
Edouard ROD
domenica 29 marzo 2009
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