"Alcuni filosofi hanno definito l'ira
come una follia di breve durata;
infatti è ugualmente incapace di controllarsi,
dimentica del buon contegno
e dei vincoli di parentela,
cocciutamente impegnata a dar compimento
alle proprie iniziative,
chiusa ai consigli della ragione,
sconvolta da motivi futili,
incapace di distinguere la giustizia e la verità,
in tutto simile alle frane
che si infrangono su ciò che travolgono".
Lucio Anneo Seneca, "L'ira, Dialoghi" I° sec.
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