Erano giorni di attese infinite.
Il ritorno dell'Estate,
la fine della scuola.
Il ritorno di lei, dalle vacanze.
La prima giornata di Campionato,
la prima giornata di neve.
L'arrivo del Natale,
l'arrivo del Sabato,
l'arrivo di papà dal lavoro,
per poter cenare.
Pazienti,
eppure scalpitando,
si attendeva:
di diventare adulti, soprattutto,
convinti che quella parola,
adulto,
fosse il modo dei grandi,
di chiamare la libertà.
La libertà della patente e dell'auto,
la libertà di fare e di dire e di pensare e di viaggiare,
la libertà di non chiedere il permesso.
Attendevamo,
fermi nei nostri sogni,
e nelle nostre scarpe.
Attendevamo,
fermi fuori dal bar,
seduti sulla nostra Vespa.
Attendevamo,
inconsapevoli,
di come troppe di quelle cose attese,
una volta che fossero arrivate,
non le avremmo riconosciute.
Fra noi,
i cuori puri e sorridenti,
attendono ancora.
Parolerandagie.tumblr
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